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Candy Candy 40 anni in Italia

todayMarzo 19, 2020 116 1

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Candy Candy: 40 anni in Italia

2 Marzo 1980: arriva nella TV italiana Candy Candy,

con la sua storia, le sue avventure, la sua colonna sonora e le sue siglelascerà un segno indelebile nella storia dell’animazione.

Nasce dallo Shojo manga di Kyoko Mizuki e disegnata da Yumiko Igarashi che con il suo stile mette in risalto la serie animata.

La serie animata giapponese Kyandi Kyandi vanta ben 115 episodi, ma con un finale (non finale) molto aperto. Sicuramente una serie che tocca moltissimi aspetti importanti della vita: l’abbandono, la morte, la colpevolizzazione, la guerra, il disagio sociale, il bullismo, l’amnesia e altro ancora.

La protagonista, nonostante abbia una vita veramente difficoltosa riesce sempre ad avere un sorriso in qualsiasi situazione e a portarlo, attraverso la sua presenza e successivamente al suo lavoro, a chi ne ha più bisogno, un messaggio veramente importante che anche ai giorni nostri non dovrebbe essere sottovalutato.

Insieme a Candy ci sono altri personaggi che sono rimasti nel nostro cuore, ne citiamo alcuni:

Mis Pony, Suor Maria, Annie, Clean, Anthony, Stear, Arcie, Patty, Terence, lo zio William (Albert), Flanny, Tom; inoltre non mancano personaggi che ancora oggi sono rimasti nell’antipatia comune: Iriza, Neal, la zia Elroy.

Tutti questi personaggi hanno fatto in modo che ogni puntata di Candy Candy fosse ricca di emozioni, di ogni tipo, e molto seguita, nonostante tutto.

Sicuramente il doppiaggio e le stupende voci dei nostri amati doppiatori italiani hanno reso la serie ancora più bella e scorrevole, per citarne alcuni:

Candy ha la voce di Laura Boccanera, Terence di Massimo Rossi, Patty e Falnny hanno la voce di Cinzia De Carolis, andate a cercare il doppiaggio completo e ritroverete grandissime voci che sono rimaste nei nostri cuori grazie a questi professionisti.

Altro grande successo per la meravigliosa sigla italiana con la quale l’abbiamo conosciuta:

Candy Candy, scritta da Macchiarella, Fraser, Kobra e interpretata dai Rocking Horse, da subito diventata un tormentone di grandi e piccini.

Successivamente andata in onda anche con la sigla “Dolce Candy“, scritta da Carucci, Alinvest e interpretata da Cristina D’Avena.

Molto belle anche le sigle originali giapponesi:

Candy Candy, opening interpretata dalla bravissima Mitsuko Horie

Ashita ga suki (Amo il domani), ending interpretata sempre da Mitsuko Horie

La colonna sonora originale, composta dal maestro Takeo Watanabe è davvero emozionante, sottolinea molto bene le sequenze delle avventure dei vari personaggi, basta ascoltarla e chiudere gli occhi per rivedere la scena a cui è legata. Fortunatamente, a distanza di anni, uscita an che la versione completa su CD.

Notevole successo anche per il Merchandising,
in Italia arrivarono tantissimi prodotti, quaderni, diari, bambole (di ogni dimensione) con relativi vestiti, album delle figurine, giornalini, cartoline profumate, dischi con la storia a puntate e un disco con canzoni dedicate ai protagonisti e tanto, tanto altro ancora; forse una delle serie con più gadget in commercio, almeno per il periodo in cui arrivò da noi in Italia e diventati oggi pezzi da collezione.

Un breve sunto per ricordare una serie animata che da 40 anni è entrata nelle nostre case ed è diventata una parte del nostro vissuto. Candy, con le sue avventure ci ha insegnato molto, alcuni hanno criticato la serie, altri hanno seguito le sue orme diventando infermieri, e altri, ancora oggi, attendono un finale alla serie, però per tutti per quelli della nostra generazione, ancora oggi, pensando a lei, in automatico ci ritroviamo a cantare: “Candy, oh Candy, che sorrisi grandi che fai… che sapore dolce, che occhi puliti che hai” …e cosi nella nostra mente appaiono le bellissime immagini che accompagnavano le sigle, e non solo.

Brava Candy, adesso corri da Terence e insieme siate felici!

 

Capitano
Author: Capitano

I sogni non svaniscono finché le persone non li abbandonano!

Scritto da: Capitano

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