L’uso del futon per dormire.

Fin dai tempi antichi i giapponesi per dormire usano stendere un materasso chiamato FUTON sul pavimento.

Nelle stanze in cui si adopera il FUTON, la zona del pavimento in cui questi vengono srotolati, è ricoperta di TATAMI (un tipo particolare di stuoia) mentre tutto il resto è in parquet.

La caratteristica principale del FUTON sta nella possibilità di piegarlo e fargli occupare meno spazio, così da non averlo in giro per la stanza durante il giorno.

Questa versatilità è dovuta al fatto che anticamente nelle case giapponesi gli stessi ambienti fungevano sia da sale da giorno che da camere da letto, per cui era necessario un materasso da far sparire con facilità arrotolandolo e riponendolo negli armadi a muro. Visto che ci si toglieva le scarpe all’ingresso delle case, il pavimento non entrava in contatto con la sporcizia e la polvere dell’esterno, restando pulito.

Questo ha fatto sì che non ci fossero rischi di malattie né la necessità di dormire sollevati da terra.

Col passare del tempo è diventata un’abitudine che tutt’ora appartiene alla cultura nipponica anche se in alcune case più moderne si possono trovare anche i letti.

Inizialmente il FUTON veniva steso direttamente sul pavimento in legno e solo successivamente è stato introdotto l’uso del tatami che rende la superficie meno dura.

È comodissimo dormire sul futon steso sul tatami e non si soffre il freddo perché ci si copre con una specie di trapunta molto pesante, ma anche molto calda!